Con la collaborazione e la progettualità si possono raggiungere grandi risultati. È quanto emerge dai risultati del programma YOUTH IN ICELAND (giovani in Islanda), partito per contrastare l’abuso di droghe e alcol da parte dei ragazzi dell’isola del nord Europa.
Un piano, partito nel 1992 da una tesi di laurea, con un metodo d’approccio differente ha trasformato i giovani islandesi nei più salutisti d’Europa. L’obiettivo principale era far passare ai ragazzi più tempo possibile in casa, anteponendo la quantità alla qualità delle ore trascorse in compagnia dei familiari. A tutto questo si legò l’introduzione massiccia di attività extrascolastiche di ogni tipo, da quelle sportive a quelle artistiche. In questo modo si permetteva ai giovani di stare insieme e garantire loro un senso di benessere psico-fisico, lo stesso che ricercavano utilizzando droghe e abusando di alcol.
Il progetto, che ha coinvolto direttamente genitori e scuole, si è rivelato vincente: la collaborazione tra cittadini e Stato ha dato i suoi frutti, facendo diminuire la percentuale di giovani che abusa di droghe (dal 17% al 7%) e alcol (dal 48% al 5%). Il progetto, inoltre, è riuscito ad avvicinare genitori e figli, aiutando così i ragazzi a condurre uno stile di vita sano e produttivo.
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