Il consiglio dell’articolo “The Element of Surprise” è quello di farsi domande, essere curiosi e chiedere sempre ai propri figli se hanno imparato qualcosa di nuovo a scuola.
Leggi l’articolo originale QUI, o la versione in italiano tradotta dalla nostra educatrice Alessia (attività non profit)
ELEMENTO SORPRESA
“Alle mucche non vengono le carie”.
“Davvero?”
“ Esatto, non gli vengono. Sorprendente, vero? Mangiano tutto il giorno. E ovviamente non si lavano i denti.”
Mark si stava entusiasmando.
E anche io. Non che avessi delle forti convinzioni preesistenti riguardo le mucche e le carie. Ma tuttavia, mi protesi in avanti, occhi spalancati, desiderosa di saperne di più.
“Nemmeno ai cavalli,” continuò Mark, “ a meno che tu non gli dia da mangiare dei cubetti di zucchero, ovviamente.”
Mark Wolff è il preside di facoltà del Penn Dental Medicine. Sa da molto tempo che lo zucchero raffinato è una delle più importanti cause di carie – molto più importante di quanto realizzassi.
Quella sera a cena con la mia famiglia, non vedevo l’ora di condividere la mia nuova scoperta. E dopo cena (caffè decaffeinato, senza zucchero), mi sono ritrovata immersa per ore in una selvaggia caccia su google, imparando come lo zucchero nutra i batteri che vivono naturalmente all’interno della nostra bocca e come li induca a moltiplicarsi. Questi ultimi digeriscono lo zucchero, producendo acido come materiale di scarto e che corrode lo smalto dei nostri denti.
Quanto fa bene la curiosità , l’emozione che si espande nei nostri studenti e che ci muove a fare domande e prestare speciale attenzione alle informazioni a cui diamo la caccia?
Una recente ricerca suggerisce che una curiosità consistente va di pari passo con la felicità. Per 21 giorni, i partecipanti hanno tenuto un diario nel quale rispondevano a molte misure diverse di benessere, e a due curiosità:
Oggi, ho visto situazioni sfidanti come un’opportunità per crescere e imparare.
Ovunque andassi oggi ero alla ricerca di cose o esperienze nuove.
Su una scala da 0 (affatto) a 10 (molto), il punteggio medio per queste domande sulla curiosità è stato di circa 3 – un po’ più basso di quanto mi sarei aspettata – ma c’era molta variabilità, sia per i giorni che tra le persone.
E’ venuto fuori che punteggi consistentemente alti erano correlati con più alti punteggi riguardo una vita soddisfacente, relazioni fiorenti, sentimenti di competenza e esercizio fisico.
Certamente, con uno studio del genere, è impossibile dire se sia la curiosità a causare felicità o, di fatto, sia la felicità a causare curiosità, o se ci sia una terza variabile che incoraggia entrambe. Io penso che, in questo caso, in ciascuna di queste tre possibilità ci sia del vero.
Per me, un giorno nel quale pongo molte domande è davvero un buon giorno. E le due domande all’interno dello studio effettuato sono un meraviglioso promemoria di come voglio vivere la mia vita.
Stasera a cena provate a iniziare la conversazione con questa domanda: “ hai imparato qualcosa di nuovo oggi?” Siate pronti a raccontare per primi che cosa avete imparato. E siate certi che ognuno partecipi. Come Albert Einstein una volta ha osservato: la cosa importante è non smettere di fare domande.
Con grinta e gratitudine,
Angela.
Fonte: “The Element of Surprise” – Character Lab di Angela Duckworth