L’ Hospital for Sick Children Canada ha condotto uno studio e i suoi risultati parlano molto chiaro: i bambini che passano più tempo con gli smartphone, sono più a rischio nell’avere ritardi nel linguaggio.
Ma anche la ricerca di Londra : lo University College ha dimostrato che i bambini che passano più ore davanti ad uno schermo dormono di meno.
La soluzione potrebbe essere seguire le linee guida dell’ American Academy of Pediatrics:
SMARTPHONE E BAMBINI: LINEE GUIDA.
L’articolo sottolinea che oggi siamo talmente pervasi dalla tecnologia che ha posso senso far leva sulla quantità e che bisogna invece far leva sulla qualità e di conseguenza attribuirne un peso: il tempo che spendo a chattare con un parente lontano non ha lo stesso valore del tempo che spendo a giocare con amici online ad un videogioco.
Sicuramente le chat hanno anche dei lati positivi: come i gruppi whatsapp della classe per chiedere compiti o verifiche. Ma bisogna usarle bene! Leggi alcuni consigli utili!. Ma qual è l’età giusta per avere uno smartphone? Trovi QUI la risposta
A proposito di videogames, il rischio maggiore che si riscontra tra i ragazzi è quello della dipendenza.
Matteo Lancini, con Vanity Fair, ne parla in un’intervista: DIPENDENZA DA VIDEOGAMES
Ma anche gli adulti hanno delle dipendenze. Tra queste ce n’è una molto social: Facebook.
La ricerca di Eric Vanman, docente di psicologia, ha mostrato come 138 adulti allontanati da questo social per 5 ore, hanno mostrato segni di ansia e depressione. Cos’è meglio fare? Darsi dei tempi limitati da dedicare a Facebook.
Ma se sono i figli a navigare online? Possiamo agire in due modi:
1. essere consapevoli dei rischi: sexting, cyberbullismo, gioco d’accordo, coinvolgimento in azioni di marketing
2. essere consapevoli di cosa dice la legge a livello europeo ed internazionale: ad esempio per l’utilizzo dei social network l’età minima è di 13 anni. A livello europeo, l’articolo 8 prevede che ogni offerta diretta di servizi digitali rivolti ai minori di 16 anni (quali iscrizione ai social network e messaggistica), sia possibile solo previa raccolta del consenso dei genitori .
C’è così tanto da sapere su questo mondo digitale che il Consiglio dell’Unione Europea lo ha inserito tra le competenze chiave per l’apprendimento! Quali sono le competenze digitali? I dettagli li trovi QUI
C’è anche qualcosa per i DSA? Sì! Sono attivi diversi siti e portali! Scopri quali!
Infine, c’è chi ha deciso di mettere al bando le conversazioni con Whatsapp perchè troppo invadenti e poco educative! Ecco l’articolo di Wired che ne parla e ci fa riflettere: “Un comune vieta WhatsApp a genitori e maestre: perché sì e perché no”
–Ritardo del linguaggio? Colpa degli smartphone. Ecco le linee guida (Fonte: Generazioni Connesse)
–Dipendenza da Facebook: “disintossicarsi” non sembra facile (Fonte: Generazioni Connesse)
–La dipendenza dai videogiochi e la «paura di vivere» (Fonte: Minotauro)
–TUTELARE LA PRIVACY DEI MINORI ONLINE: CHE COSA NOI GENITORI DOBBIAMO SAPERE E SAPER FARE (Fonte: BIOMEDIA)
–La “competenza digitale” nella Raccomandazione del Consiglio Europeo per l’apprendimento permanente
(Fonte: Orizzonte Scuola)
– Se la chat di classe diventa un inferno (Varese News)
–L’età giusta per avere uno smartphone (Marie Claire)
– Dal digitale un aiuto per le persone con dislessia (La Repubblica)