“Sfida te stesso a raddoppiare i tuoi sforzi quando non sei all’altezza dei tuoi principi e incoraggia i giovani della tua vita a fare lo stesso.” Tema dell’articolo di oggi: dare sempre il meglio che puoi e incoraggiare gli altri a fare lo stesso. Trovi l’articolo originale QUI o la traduzione, qui sotto, della nostra educatrice Alessia (attività non profit)
MIGLIORA IL TUO MEGLIO
Oggi ho chiesto a William Fleeson di condividere il suo consiglio della settimana.
Questo è il secondo articolo di una serie in due parti sulla morale. Potete leggere il primo qui.
Studiare persone con una morale eccezionale può essere difficile per l’ego.
La vita di queste persone mi mette in imbarazzo. Dorothy Day, ad esempio, ha fondato il movimento Catholic Worker nel 1933 per dare sostentamento e ospitare i poveri durante la Grande Depressione; ora serve quasi 200 comunità in tutto il mondo. Protestando contro le ingiustizie, ha rinunciato alla sua libertà per i suoi principi ed è stata incarcerata per la prima volta da adolescente e l’ultima volta all’età di 75 anni.
Per un po’ mi sono mangiato le mani perché non mi sentivo all’altezza di queste persone. Ma ad un certo punto, ho capito che posso solo fare del mio meglio. È solo un dato di fatto che il mio meglio non sia buono come quello di una donna che potrebbe essere formalmente considerata un esempio da seguire.
Ma quanto velocemente quella risposta può diventare una scusa per non provarci. Se ci consideriamo deboli, possiamo permetterci di farla franca con deboli e timidi sforzi di moralità. Come possiamo accettare i nostri limiti e tuttavia essere ispirati dai nostri idoli?
Invece di tirarci indietro, possiamo fare un passo avanti. Uno studio recente ha scoperto che quando le persone si impegnavano in un dialogo interiore negativo, dicendo a se stesse qualcosa del tipo: “Whoa, ho sbagliato tutto!”, la loro performance era mediocre. Tuttavia, se a quel pensiero negativo reagivano sfidando se stessi dicendo : “Whoa, ho sbagliato tutto, ma la prossima volta so che posso essere migliore!” – le loro prestazioni miglioravano.
Quindi, quando ti confronti con persone eccezionalmente virtuose, puoi pensare: “Il mio meglio non è affatto buono come il meglio di Dorothy Day, ma il mio meglio può diventare migliore”.
Non rinunciare a comportarti moralmente solo perché non sei affatto vicino alla santità.
Sfida te stesso a raddoppiare i tuoi sforzi quando non sei all’altezza dei tuoi principi e incoraggia i giovani della tua vita a fare lo stesso. Racconta loro cosa disse una volta Dorothy Day: “Non chiamarmi santa, non voglio essere liquidata così facilmente”. La morale della storia di Dorothy Day è semplicemente: tutti noi possiamo fare di meglio, se ci proviamo.
Con ammirazione,
Will
William Fleeson è professore di psicologia della famiglia presso la Wake Forest University
Fonte:
Better Your Best ( Character Lab di Angela Duckworth)