Quando noi o i ragazzi hanno qualche dubbio, che fare? Focalizzarsi sugli obiettivi e capire come fare per raggiungerli. Attraversare il rubicone significa saper rischiare e andare avanti senza scoraggiarsi! Questo è il tema dell’articolo di oggi che trovi in lingua originale QUI. Oppure puoi leggere la traduzione della nostra educatrice Alessia (attività non profit)
ATTRAVERSA IL RUBICONE
Gli ostacoli mi scoraggiano.
Ecco, l’ho detto. Ho ammesso che io, Angela Duckworth, ricercatrice sulla grinta e ammiratrice di tutte le cose eccellenti, fallisco su uno dei punti originali che ho scritto per la “Grit Scale”.
Ma è vero: mi scoraggio. Non sono estranea al dubbio.
Eppure alla fine, mi rialzo. Cado sette volte e mi rialzo otto. Qual è la psicologia “del rischiare”? Perché a volte nella vita ci scoraggiamo, ci ritiriamo e poi, di conseguenza, vediamo compiuta la nostra profezia di fallimento? E altre volte, ci scoraggiamo ma alla fine raddoppiamo i nostri sforzi, aumentando così le probabilità di successo?
La differenza tra rischiare e tutto il resto dipende se hai o meno “attraversato il Rubicone”.
Questa è la metafora che lo psicologo Peter Gollwitzer usa per spiegare la differenza tra riflettere su cosa fare e decidere che sì, quello è esattamente ciò che vuoi fare. Su un lato del fiume, hai delle opzioni. Dall’altro, ti sei preso l’impegno.
Come forse saprai, il Rubicone è il fiume che Giulio Cesare ha attraversato nel 49 a.C. andando contro gli ordini diretti del Senato romano che gli aveva ordinato di non farlo. L’attraversamento del fiume era una decisione che, in quanto atto di tradimento inequivocabile, non poteva essere cancellato.
Essere “all-in” significa essere completamente impegnati nel proprio obiettivo. Non stai più valutando i pro e i contro dei tuoi sogni. Invece, stai cercando di capire come trasformarli in realtà. In uno stato d’animo globale, le battute d’arresto, per quanto dolorose e scoraggianti possano essere, in particolare nel momento attuale, vengono riformulate come lezioni apprese.
La mia ipotesi su coloro che sono modelli di grinta è che, come chiunque altro, una volta si sono chiesti, Posso farlo? Perché dovrei farlo? Perché non dovrei? Tutti, inclusi Alex Honnold e Roger Bannister e Serena Williams, devono essersi chiesti, a un certo punto del loro viaggio, se stavano mirando troppo in alto o addirittura puntando in una direzione del tutto sbagliata. Ma un giorno hanno attraversato il Rubicone. Successivamente, si sono chiesti: Come posso farlo? Quando e dove posso agire? Perché quello che sto facendo non funziona e cosa devo fare diversamente? Alcuni anni fa, mi sono seduta e ho recensito I punti della Grit Scale. Ho riletto tutto, pensato attentamente e ne ho cambiato solo uno. Tutti si scoraggiano. Tutti piangono, a volte. Ma alcuni di noi attraversano il Rubicone. Quando lo facciamo, possiamo dire senza riserve: Le battute d’arresto non mi scoraggiano a lungo. Non pensare che le persone grintose non si scoraggino mai. Usa i momenti di dubbio come un’opportunità per considerare ciò che vuoi veramente e ciò in cui credi. E aiuta i giovani a pensare, sulle sponde del Rubicone, a quale sarà il loro prossimo passo.
Con grinta e gratitudine,
Angela
Fonte:
All in ( Character Lab di Angela Duckworth)