Interrogarsi sul come e sul perchè, anche insieme ai nostri figli. Questo è il consiglio che l’articolo di oggi ci propone. Trovi l’articolo originale QUI o la traduzione, qui sotto, della nostra educatrice Alessia (attività non profit)
MERAVIGLIAMOCI
Oggi ho chiesto a Frank Keil di condividere il suo consiglio della settimana.
Qualche settimana fa, mia nipote Frances di 3 anni ha chiesto: “Perché i cardinali rossi non migrano?”
La domanda di Frances mi ha sorpreso, sia perché sapeva abbastanza per farla, sia perché non avevo idea di quale fosse la risposta. Quando non sono riuscito a trovare spiegazioni sul mio cellulare, Frances si è stufata di me e si è allontanata, chiedendo agli altri come fare la vernice rossa.
I bambini in età prescolare amano pensare alle possibili spiegazioni di ciò che ritengono interessante. Si sentono liberi di interrogarsi su qualsiasi cosa, e lo fanno con gioia e creatività.
Ma giunti all’asilo, la maggior parte dei bambini smette di fare domande sul come o sul perché delle cose. La ricerca mostra che la maggior parte delle scuole sono impostate per scoraggiare questo tipo di domande e che la maggior parte degli adulti, inclusi gli insegnanti, sottovaluta l’interesse dei bambini per come funzionano le cose. Spinti ad ottenere buoni punteggi di classe basati su prove relative a meri fatti e gravati da classi numerose, sono gli insegnanti a porre tutte le domande e testano principalmente i fatti.
Fortunatamente, non c’è motivo per cui non possiamo meravigliarci per tutta la vita. Ho 69 anni, ma quando cercavo su Internet la risposta alla domanda di Frances sui cardinali rossi ho provato lo stesso brivido di scoperta che provavo da bambino. Ho imparato che la migrazione è correlata alla dieta, al temperamento e al riscaldamento. I cardinali non migrano perché hanno cibo in abbondanza, sono aggressivi e radunarsi insieme nei mesi invernali li aiuta a tenerli al caldo, mentre la muta prevede isolamento. Ho anche imparato che i cardinali maschi sono di colore rosso vivo perché mangiano piante ricche di carotenoidi.
Non vedo l’ora di rivedere Frances e condividere queste conoscenze in conversazioni diverse che racchiudono informazioni in pillole, incoraggiando anche ulteriori indagini.
Abbracciando gli atti di meraviglia dei bambini, diventi partner nella scoperta. Grazie a Frances ora “vedo” i cardinali in modo diverso. Immagino che quelli particolarmente rossi si riempano di bacche e immagino particelle di carotenoidi che scorrono nei loro flussi sanguigni per poi finire in qualche modo nelle loro piume.
Non fare ai giovani domande che prevedano una semplice risposta “sì o no”.
Incoraggia domande sul come e perché. Ascolta attentamente ciò che i giovani vogliono veramente sapere e ciò che trovano più gratificante imparare. E se ti segnalano un fatto nuovo, potresti interrogarti con loro. Unendoti al processo di apprendimento, troverai innumerevoli opportunità per esplorare e divertirti nel mondo ricco di colori che ti circonda.
Con stupore e gratitudine,
Franco
Frank Keil è professore di psicologia alla Yale University e più recentemente autore di “Wonder: Childhood and the Lifelong Love of Science”.
Fonte:
Seeing Red (Character Lab di Angela Duckworth)
