Cambiamento: a scuola ma anche nello sport! Ma quali sono i vantaggi? L’articolo di oggi affronta proprio questo tema, suggerendo di variare le strategie di apprendimento perchè potrebbero dare risultati migliori. Trovi l’articolo originale QUI o la traduzione, qui sotto, della nostra educatrice Alessia (attività non profit)
I VANTAGGI DEL CAMBIAMENTO
Oggi ho chiesto a Robert A. Bjork di condividere il suo consiglio della settimana. Questa è la seconda di una serie in quattro parti sull’apprendimento. Potete leggere il primo, di Elizabeth Ligon Bjork, qui.
Alcuni anni fa, ho detto a un giornalista che modificare l’esercizio è la chiave per imparare, ma la maggior parte delle persone non lo fa. Ad esempio, dicevo, le persone praticano il golf in un modo decisamente non ottimale.
Incuriosito, il giornalista ha organizzato un incontro con me e due miei colleghi su un campo da golf, dove abbiamo visto i golfisti lavorare duramente per migliorare il loro gioco. Invariabilmente, allineavano la loro posizione con il tee, e ripetevano molti tiri verso un bersaglio particolare utilizzando una determinata mazza prima di passare a una mazza e un bersaglio diversi.
Quello che stavano facendo potrebbe risultare un buon modo per esercitarsi se l’obiettivo fosse usare una sola mazza per coprire la stessa distanza verso lo stesso bersaglio più volte di seguito. Ma è un modo terribile se si vuole giocare bene su un campo reale, dove la posizione non è quasi mai perfettamente livellata, ci sono ritardi tra i tiri successivi e raramente si usa la stessa mazza due volte di fila.
La ricerca ha dimostrato che variare sia come che dove si fa allenamento ha dei vantaggi. In un famoso esperimento, è stato proposto ai bambini di giocare a un gioco in cui l’obiettivo era lanciare sacchi di fagioli contro un bersaglio sul pavimento. Alcuni ragazzi hanno eseguito l’allenamento sempre con il bersaglio a quattro metri di distanza, mentre altri si sono esercitati da una distanza di tre o cinque metri. Anche se il secondo gruppo non si è mai esercitato a una distanza di quattro metri, nel test successivo si sono dimostrati più precisi da quella distanza.
Allo stesso modo, la saggezza convenzionale dice che gli studenti dovrebbero trovare un buon posto dove studiare e attenersi ad esso. Ma la ricerca scopre che cambiare posizione per studiare lo stesso materiale può migliorare la memoria in un test che ha luogo in una posizione completamente nuova.
Non eseguire sempre le stesse cose allo stesso modo nello stesso posto.
Convinci i giovani a variare il modo in cui fanno esercizio. Suggerisci modi diversi per studiare lo stesso materiale, ad esempio crea una sequenza temporale di eventi e riscrivi frasi false per renderle vere. E aiuta gli studenti a trovare una varietà di luoghi dove studiare senza distrazioni. Tutto l’apprendimento – scuola, sport e qualsiasi altra cosa – trae vantaggio dal cambiamento.
Con ottimismo e incoraggiamento,
Bob
Robert A. Bjork è un illustre professore di ricerca nel dipartimento di psicologia dell’Università della California, a Los Angeles.
Fonte:
Change is Good ( Character Lab di Angela Duckworth)